Cos’è il granuloma eosinofilico felino?
Il granuloma eosinofilico felino comprende un gruppo di lesioni cutanee frequenti nel gatto: il granuloma lineare, la placca eosinofilica e l’ulcera indolente. La malattia compare di solito nei gatti giovani (2-3 anni di età) e la causa è sconosciuta: le lesioni del granuloma eosinofilico felino possono essere associate alle malattie allergiche o, in alcuni casi, possono essere familiari.
Come si manifesta?
Il granuloma lineare si manifesta con lesioni rilevate, dure, a cordone, spesso di colore rosa giallastro e localizzate sulla parte posteriore di una o entrambe le cosce; la placca eosinofilica si presenta con lesioni rilevate e arrossate, di forma rotondeggiante, localizzate sull’addome e molto pruriginose; l’ulcera indolente interessa le labbra con ulcere rilevate, dure e facilmente sanguinanti ed il gatto può avere difficoltà nell’assunzione del cibo e dolore durante la masticazione. I gatti colpiti possono presentare tutte e tre le manifestazioni cliniche contemporaneamente.
Come si diagnostica?
La presentazione clinica è suggestiva della malattia e l’esame citologico (nelle forme granulomatose) conferma la diagnosi; nei casi con lesioni di aspetto atipico è consigliabile eseguire una biopsia cutanea con esame istologico.
Quali sono le possibilità terapeutiche?
La terapia del granuloma eosinofilico felino si basa sulla somministrazione di glucocorticoidi (cortisone) o di ciclosporina per via sistemica, che portano alla guarigione della lesione, anche se spesso si osservano ricadute. Il successo completo della terapia dipende dall’identificazione dell’eventuale malattia predisponente.
Qual è la prognosi?
La prognosi è favorevole, ma se non viene identificata la malattia predisponente è necessario continuare la terapia per lunghi periodi, con il rischio di effetti collaterali.
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