Dermatologia Veterinaria

Dott.ssa Silvia Colombo, visite dermatologiche su cani, gatti, cavalli, conigli

dermatologia veterinaria milano novara torino nervianoDott.ssa Silvia Colombo
Medico Veterinario
Diploma del College Europeo di Dermatologia Veterinaria
Dottore di Ricerca in Medicina Interna Veterinaria

Reazione avversa al cibo

Cos’è la reazione avversa al cibo?

La reazione avversa al cibo è una reazione allergica dell’organismo nei confronti di uno o più ingredienti della dieta, inclusi i bocconcini somministrati occasionalmente. La sostanza responsabile è di solito una proteina contenuta nel cibo, per esempio la carne di manzo o di pollo, il latte e i latticini, le uova, il frumento, il mais, o la soia. Per manifestare la reazione avversa al cibo l’animale deve avere assunto l’ingrediente responsabile per un certo periodo di tempo; è improbabile, quindi, che si osservino reazioni avverse se la dieta è stata cambiata di recente. Inoltre, un animale allergico alla carne di pollo presenta i sintomi indipendentemente dalla forma in cui la carne di pollo viene somministrata (fresca, in scatola o come mangime secco).

Come si manifesta?

Un animale con reazione avversa al cibo manifesta principalmente prurito, con una distribuzione simile a quella osservata nella dermatite atopica e senza variazioni stagionali. Un animale con prurito può grattare, leccare, mordicchiare o strofinare la parte del corpo interessata; se il prurito interessa le orecchie, l’animale scuoterà frequentemente la testa. Anche nella reazione avversa al cibo si possono osservare infezioni batteriche (piodermite) o da lieviti (dermatite da Malassezia) complicanti e otite ricorrente, così come, in alcuni casi, sintomi gastroenterici quali vomito, diarrea o borborigmi intestinali. La reazione avversa al cibo può essere associata ad altre malattie allergiche.

Come si diagnostica?

La diagnosi di reazione avversa al cibo si basa innanzitutto sui sintomi dell’animale e sulle informazioni fornite dal proprietario in merito ad intensità e distribuzione del prurito, risposta alle terapie effettuate in passato e durata dei sintomi. Si procede poi ad escludere alcune malattie che possono manifestarsi con sintomi simili (malattie parassitarie) e ad accertare la presenza o meno di infezioni complicanti. La diagnosi di reazione avversa al cibo si basa sulla somministrazione di una dieta suggerita dal Medico Veterinario per 2 mesi. Se l’animale migliora con la nuova alimentazione, la diagnosi può essere confermata somministrando di nuovo il cibo precedente e osservando un aumento del prurito che si verifica entro 2 settimane. Se il prurito aumenta, si deve somministrare nuovamente la dieta suggerita dal Medico Veterinario fino alla scomparsa dei sintomi e poi provare ad introdurre un ingrediente alla volta, allo scopo di identificare sia la sostanza/e responsabile che la sostanza/e che l’animale può mangiare.

Quali sono le possibilità terapeutiche?

Il trattamento della reazione avversa al cibo consiste nell’evitare di somministrare all’animale l’ingrediente/i a cui è sensibile. Se sono presenti infezioni complicanti, è necessario trattarle con i farmaci indicati perché aggravano il prurito e per lo stesso motivo si consiglia di adottare uno stretto regime di controllo contro le infestazioni da pulci.

Qual è la prognosi?

La prognosi è favorevole se non viene somministrato l’alimento responsabile. E’ possibile che un animale allergico sviluppi con il passare del tempo reazioni nei confronti di altri alimenti.

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